mercoledì 13 febbraio 2013

Qui con 21 + 17


Ormai la neve è dentro e attorno a me.
Gli occhi si sono abituati al bianco, al gelido luccichio che ti sveglia la mattina, nonostante fuori sia ancora buio.
Ti svegli e speri di vedere che fuori nevica. Tutto è più leggero, tutto è più silenzioso, tutto è più Mosca.
Sembra che qui non si aspetti altro che la neve e, sinceramente, anche io mi sento meglio quando vedo scendere tanta e poi tanta neve, che mai si ferma.
Brilla, sono piccoli pezzettini di cristallo, cadono leggeri leggeri e ti si appoggiano sul braccio.
L'emozione di poter dire:

"...guarda! Un cristallo di neve!"

Il tuo occhio lo riconosce e la sensazione è subito quella di aver scoperta la cosa più unica e rara che possa esistere.
Le temperatura oscilla tra i meno tanto e i meno tantotanto, però devo dire che è decisamente più vivibile di quanto mi aspettassi.
Prima di partire me lo continuavo a ripetere: se ci vivono 12 milioni di persone, vuoi che una piccola maestrina non ce la possa fare?
La neve ci ha accompagnato in questo periodo per noi maestre e maestri molto impegnativo. Il ritorno dalle vacanze di Natale è sempre una gara all'ultima verifica, all'ultimo voto e all'ultima pagella.
Fogli che vanno e vengono, ardue e continue scelte nel mettere un voto (ovviamente non con la penna rossa), un bambino da giudicare e nello stesso momento da amare e rispettare, e i genitori da affrontare.
E che sarà mai tanti si domanderanno... invece è più difficile di quello che sembra.
Sei tu, maestrina con le lentiggini, davanti ad un foglio scritto, bene o male che sia.
Ti trovi a dover collocare un bambino in una scala numerica, per quanto mi riguarda con poco senso.
Come si può pensare ti catalogare un bambino in una cifra? Di giudicarlo così rigidamente?
Tu sei un 6!
Tu no dai..9!
Tu potevi fare meglio: 7-!
Chi con me è passato dalla porta del "Primo Levi", sezione C anno 1987, ricorderà benissimo i 7- -  -.
Io sono un 7- - -? 
Capperi fosse stato 7- - sarei stata una persona migliore. Almeno - x - fa +.
Ma noi bravi insegnanti, diligenti al nostro capo, stiamo alle sue decisioni e ai continui cambiamenti, dati da mille riforme e mille novità (che in realtà ripetono sempre le stesse cose e tornano sempre a riproporre ciò che era stato tolto prima dall'esercito dell'altra sponda).
E così una brava maestra mette tanti voti in penna rossa, scrive le pagelle, ascolta le critiche di preparatissimi genitori e soprattutto si prepara al concorso.
Una brava maestra dovrebbe pensare a studiare, a crescere, a dare il meglio del meglio per i suoi piccoli, a creare, a fantasticare, a produrre nuove idee, a sedersi a terra, a prendere per mano.
Una brava maestra dovrebbe essere presente in ogni momento fisicamente e mentalmente nella crescita dei suoi alunni.
Una brava maestra non dovrebbe fare la pendolare, su e giù da Mosca.
Ieri mattina mi sarei dovuta presentare a Venezia, munita di doppio dizionario, una penna e tante pagine stampate nella mente.
Invece a causa di un'emergenza neve scioccamente inventata ho dovuto lasciare la mia classe scoperta inutilmente per una settimana.
E così lo sarà ancora fra due settimane, quando la maestra S ancora una volta dovrà prendere l'aereo, perdere ore e ore preziose con i suoi alunni, e raggiungere Venezia (questa volta davvero con una mascherina per restare in tema con la pagliacciata).
Forse il nostro caro ministro non sa quanto può costare un viaggio aereo? 
Forse il nostro caro ministro non sa cosa vuol dire lasciare scoperta una classe per almeno quattro giorni?
Forse il nostro caro ministro non sa cosa vuol dire far arrabbiare una maestra?
Lo venga a chiedere ai miei piccoletti, A. le risponderebbe:

"Se noi monelli, maestra tutta verde!"

Peccato che il verde stoni con quel soffice bianco che c'è fuori.
Ma non importa :),  caro ministro.
Sono riuscita a sconfiggere un grande dolore pochi mesi fa, una male che stava schiacciando la piccola maestra con le lentiggini.
La forza di ripartire me l'hanno data solo loro, quei 21 + 17 piccoletti. Loro mi hanno fatto capire che nella vita è meglio essere soli che male accompagnati e che finchè ci saranno loro con me io sorriderò tutti i giorni.
Non sarà di certo lei, caro ministro, ne tanto meno il freddo e la neve moscovita a togliermi la forza di portare avanti la mia missione, non lo definirei un lavoro.

Quindi domani, mentre lei sarà ancora a letto, io tornerò in classe, più carica che mai, con la valigia ancora chiusa pronta a ripartire il primo marzo.
Il bianco mi sveglierà e io sarò pronta ad andare avanti con quei 21 + 17, più grandi di tanti grandi.

bacini dalla maestra S:)


"Per entrare nel mondo di un bambino (o di un gatto) bisogna almeno sedersi per terra, non disturbare il bambino nelle sue occupazioni e lasciare che si accorga della vostra presenza. Allora sarà lui a prendere contatto con voi."
Bruno Munari, Libri per bambini, in Arte come mestiere



martedì 1 gennaio 2013

Milano sotto i coriandoli rossi e bianchi

è arrivato, eccolo qui! Suona male, non ci piace ma c'è! 
è un anno dispari, ma si è portato via un bisesto funesto.
Per l'occasione natalizia (e del concorsone) sto avendo la possibilità straordinaria di stare in Italia per tre settimane. Mi sto rilassando, mangiando ogni cosa che sia italiana, osservando chi mi passa affianco per la strada, guardando le strade di Milano sporche, guidando con la musica a palla per le vie della Valpolicella e ammirare il Duomo e la Madunina come fossero il regalo di Natale sotto l'albero.
Torni e vedi la tua terra, la tua gente, le tue strade con occhi diversi, ti sembra tutto così diverso. 
O forse è la maestra S ora ad essere diversa?

E con la gioia di un bimbo che impara ad andare in bicicletta senza rotelline, ho preso il treno e sono tornata in quella per me è la mia casa.
Milano era li che mi aspettava, grigia e piena di colori, un po' triste con le luci natalizie, le sciure che fanno spesa e i veget che girano con la bicicletta.
Sei bella Milano e mi mancavi da impazzire! E così ho scelto te, Milano, per salutare questo strano e complicato 2012 e abbracciare un novello 2013.

E allora buon anno a voi che mi seguite da lontano.
Buon anno alla mia adorata Family Bet che mi sta coccolando da due settimane e mi ha accolto con una bellissima festa a sorpresa.
Buon anno ai miei fratelloni, che il 2013 porti tanti traguardi nuovi.
Buon anno a chi mi ha abbracciato, per farmi ricordare quant'è bello essere coccolati.
Buon anno a quegli italiani che in mezzo ad una grande città si riconoscono sempre.
Buon anno alla mia Giuli, che anche se è la piccola fra noi, da lontano è lì, nel mio cuoricino. Buon compleanno in ritardo amicicia!
Buon anno a chi si fa i cazzi suoi. Non sapete cosa vi state perdendo!
Buon anno a Daniele Silvestri, che stanotte ci ha ricordato che saliremo, in alto, anche se ora siamo senza fiato.
Buon anno ai moscoviti senza sorrisi. Che sia un nuovo anno pieno di sorrisi sobri!
Buon anno al sedicenne che stanotte, all'Alcatraz, baciava in modo estremamente appassionato una (o forse uno) cinquantenne di rosso vestita con elegantissimi lunghi neri guanti di velluto. La vita è bella!
Buon anno alla giovani scosciate, che devono spogliarsi per farsi notare da altrettanti giovani arrapati. La testa stelline mie, non perdetela!
Buon anno a te amica, che mi capisci, mi coccoli e sopratutto mi sgridi.
Buon anno al signore solo del concerto, che con la sua umiltà si è ascoltato tutto il concerto con noi, ed è stato felicissimo che qualcuno si sia accorto che li ci fosse qualcuno per lui che voleva fargli gli auguri.
Buon anno ai ragazzi del Bangladesh che ieri hanno ballato con noi. Milano siete anche voi, noi tutti assieme!
Buon anno a tutti i miei piccoli, sparsi nel mondo.
Buon anno a chi ha sparato i coriandoli rossi e bianchi nel cielo di Milano. Mi ha fatto sentire molto "Yes, we can!"! Abbiamo vinto!
Buon anno Africa, che arrivino tante cose positive, che arrivi l'acqua per tutti, una scuola per tutti e porti via l'HIV. Come on!
Buon anno ai Tre allegri ragazzi morti, che erano più vivi che mai e ci hanno fatto saltare.
Buon anno ai marinai e ai boscaioli.
Buon anno a ministro Profumo che mi ha fatto tornare in patria una settimana prima. è una sfida caro ministro, ma ce la metterò tutta per farle vedere quanto ci tengo a questo lavoro!
Buon anno a lei, che due giorni fa ci ha salutato ed è andata a fare due chiacchiere con la nonna Teresa. Sei una grande donna Rita e ognuna di noi ti prenderà come esempio in questa scalata.
Buon anno ai miei quattro compagni di festa. Ballare, ridere, scherzare, abbracciarsi, saltare, brindare con la vodka assieme a voi sarà un bellissimo ricordo che mi farà compagnia in questo 2013.
Buon anno a Dente. I suoi sospesi "Cinqueee...!" ci hanno fatto crescere il nostro sorriso per accogliere meglio il nuovo anno.
Buon anno alle carezze.
Buon anno a me.
Buon anno a te. 
Buon anno a noi.

S:)


IL MONDO PRIMA



Era bello vedere che il verde ritorna 
e che si svegliano i ghiri.
Era bello sapere che dopo l'inverno 
la voglia ritorna anche a te!

Era bello sapere che solo d'estate 
come gli insetti sui fiori.
Era bello vedere i capelli bruciare 
e cambiare colore.

Era bello vederti nuotare,
andare a fondo per poi risalire.
Era bello star svegli la notte 
e tutto il giorno dormire.

Il mondo prima che arrivassi te

Era bello cadere in autunno sopra le foglie, come le foglie.

Era bello sentirti cantare giù per le scale.
Era bello vederti ballare, era bello, era bello.

Il mondo prima che arrivassi te

Era bello il cielo d'inverno 
come i tuoi denti.
Era bello sentire le tue mani fredde 
cercare qualcosa di me.

Era bello i tuoi piedi sopra le cosce, 
un po' come fossimo in moto,
ma distesi sul letto mio fresco, 
quasi come guidassi tu.

Il mondo prima che arrivassi te

Milan under the red and white confetti
has arrived, here it is! Sounds bad, we do not like but there is!  
was an odd year, but it has taken a fatal bisesto. 
For the occasion, Christmas (and concorsone) I'm having the unique opportunity to stay in Italy for three weeks. I'm relaxing, eating everything that is Italian, watching those who pass me beside the road, watching the streets of Milan dirty, driving with loud music in the streets of Valpolicella and admire the Cathedral and Madunina as if they were a gift from Christmas under the tree. 
Lathes and see your land, your people, your streets with different eyes, you seem so different.  
Or maybe it's the teacher S now to be different? 

With the joy of a child who learns to ride a bicycle without wheels, I took the train and went back to that for me is my home. 
Milan was there waiting for me, gray and full of color, a bit 'sad with Christmas lights, thesciure that make spending and veget running with your bike. 
Milan are beautiful and I miss you like crazy! And so I have chosen you, Milan, to greet this strange and complicated 2012 and embrace a new 2013. 

So Happy New Year to you that I followed from a distance. 
Happy New Year to my beloved Family Bet I is cuddling two weeks and I was greeted with a wonderful surprise party. 
Happy New Year to my big brothers, the 2013 ports many new goals. 
Happy New Year to those who embraced me, to make me remember how nice to be pampered. 
Happy New Year to those Italians who in the midst of a big city is increasingly recognized. 
Happy New Year to my Giuli, that although it is the least among us, from far away there in my little heart. Happy belated birthday amicicia! 
Happy New Year to those who become his cock. You do not know what you're missing! 
Happy New Year to Daniele Silvestri, who reminded us that tonight will go up, up, although now we are out of breath. 
Happy New Year to Moscow without smiles. Whether it's a new year full of smiles sober! 
sixteen Happy New Year to you tonight, Alcatraz, kissing in a very passionate one (or perhaps one) of fifty elegant long red dress with velvet gloves blacks. Life is beautiful! 
asunder Happy New Year to the young, who must undress to get noticed by many young horny. The starlets my head, do not miss it! 
Happy New Year to you friend, that you understand me, pamper me and above me yell. 
Happy New Year to the ladies only concert, with his humility was heard throughout the concert with us, and was happy that someone has noticed that there was someone there for him that he wanted to congratulate him. 
Happy New Year to the children of Bangladesh yesterday danced with us. Milan ye also, all of us together! 
Happy New Year to all my little ones around the world. 
Happy new year to who fired the confetti red and white in the sky of Milan. It made ​​me feel very "Yes, we can!"! We won! 
Africa Happy new year, they get a lot of positive things, it gets water for all, education for all and take away HIV. Come on! 
Happy New Year to Three cheerful dead boys, who were more alive than ever and they made ​​us jump. 
Happy New Year to fishermen and woodcutters. 
Happy New Year to Minister Profumo made ​​me go home a week earlier. is a challenge dear minister, but I'll give it all to show her how much I care about this job! 
Happy New Year to you, that two days ago we said goodbye and went to have a chat with her ​​grandmother Teresa. You're a great woman Rita and each of us will take as an example in this climb. 
Happy New Year to my four companions party. Dancing, laughing, joking, hugging, jumping, toast with vodka with you will be a beautiful memory that will be with me in this 2013. 
Dente Happy New Year. His suspended "Cinqueee ...!" we have increased our smile to welcome the new year. 
Happy New Year to caresses. 
Happy New Year to me. 
Happy New Year to you.  
Happy New Year to us. 

S :)


lunedì 26 novembre 2012

Va il mio pensiero

Ciao amici!

Si conclude il mio primo weekend da 25enne.
E' stato un weekend molto intenso, fine di una settimana più che intensa. Feste a sorpresa, tagli dei nastri con l'ambasciatore, piccoletti a cui insegnare l'italiano, un concerto magico al Conservatorio.
Un weekend di festa e d'Italia nella fredda Mosca. 
Sabato, per festeggiare bene bene il mio compleanno, ci siamo trovati tutti i maestri e tutte le maestre per brindare alla nuova scuola dell'Infanzia assieme all'ambasciatore e al console. 
Che strano vedere noi maestre tutte belle eleganti, truccate e con un flute di champagne in mano. Peccato che le occhiaie non ce le abbia tolte nessuno ^^.

Non potrò scordare questo compleanno, questi miei primi 25 anni. 
E' stato un compleanno nuovo, diverso e con una vista del Cremlino spettacolare.
Ho sentito di avere attorno delle persone che, anche se mi conoscono da poco, mi vogliono bene e hanno capito che forse la maestra s qualcosa di bene ce l'ha pure lei.
Una torta con un disegno dei miei piccoli, un cappellino in testa, tanti sorrisi, qualche lacrimuccia trattenuta lì lì. Grazie maestre, grazie Andrea, Marta e Paolo, grazie ai tre piccoletti di casa.

Risuona il "Va pensiero" nelle mie orecchie ora, sdraiata nel mio lettone russo.
Seduta lì, sul mio seggiolino di legno del conservatorio, circondata da russi che battano le mani in modo strano...il direttore d'orchestra ha alzato la bacchetta e mi ha detto:

"Questo è il regalo di compleanno da parte del tuo papà"

Va il mio pensiero al mio papi e subito si riempiono gli occhi di lacrime.
Lui la sa tutta, gliela insegnò la sua maestra alla scuola elementare e ogni volta che la sente...canta.
E io ho cantato, ignara dei russi attorno a me che mi guardavano come se fossi matta.
Sei li, in quell'insieme di abiti eleganti (dovrò rimparare ad usare i tacchi credo...), personaggi illustri, flash, bicchieri di spumante e l'unica cosa che riesco a pensare è: si, io qui ci dovevo venire, superare il dolore della fine di amore e iniziare ad innamorarmi di Mosca.
Una storia d'amore nata con un concerto di Allevi a Milano che finisce con un concerto a Mosca dell'orchestra Verdi di Milano. Il filo torna e con un taglio s'interrompe. I giochi del destino che ci fanno girare come delle trottole. Scoccocò la mezzanotte di un anno bisestile e si brindò ai ricongiungimenti, inconsapevoli del fatto che sarebbero stati impossibili e mai realizzabili.

Saluto la mia patria amata, bella e perduta, saluto il mio primo weekend da venticinquenne. 
Saluto voi, vi avrei voluto abbracciare uno ad uno per ringraziarvi degli auguri.

See you soon my dear friends.

La maestra s e non si farà certo spegnere da degli esserini piccoli come un sassolino.



My thoughts

Hello friends!

This concludes my first weekend 25-year old.
It 'was a very busy weekend, the end of a week that intense. Surprise parties, cuts the ribbon with the ambassador, little ones to teach Italian, a unique concert at the Conservatory.
A weekend of celebration and of Italy in the cold Moscow. 
Saturday to celebrate my birthday, well, well, we were all teachers and all the teachers to celebrate the new school of the Child with the ambassador and consul. 
How strange to see us all nice teachers elegant, and rigged with a flute of champagne in hand. Too bad that the circles do not have removed the no ^ ^.

I can not forget this birthday, these first 25 years. 
It 'was a birthday new, different and with a spectacular view of the Kremlin.
I've heard of people being around, even though I know recently they love me and they realized that maybe the teacher s something good has it herself.
A cake with a picture of my children, a hat on his head, so many smiles, some tear held there there. Thank you teachers, thank you Andrea, Marta and Paul, thanks to the three little ones at home.

We hear the "Va pensiero" in my ears now, lying in my Latvian Russian.
Sitting there, on my wooden seat of the conservatory, surrounded by Russians who clap their hands in a strange way ... the conductor raised his baton and said:

"This is a birthday present from your dad"

My thoughts turn to my right and popes eyes fill with tears.
He knows it all, her teacher taught it to him at school and every time I hear ... singing.
And I sang, unaware of the Russians around me looking at me like I was crazy.
You there, in that set of smart clothes (I'll relearn to use my heels I think ...), celebrities, flash, glasses of sparkling wine and the only thing I can think is: yes, I had to come here, order to overcome the pain of love and begin to fall in love with Moscow.
A love story started with a concert Allevi in ​​Milan ending with a concert in Moscow Orchestra Verdi in Milan. The wire back and with a cut stops. The games of fate that make us run as the tops. Scoccocò midnight on a leap year and we drank to the reunion, unaware that would have been impossible and never achievable.

Greetings my beloved homeland, beautiful and lost, I greet my first weekend of twenty-five. 
I greet you, I would have wanted to hug one by one to thank you for the good wishes.

See you soon my dear friends.

The teacher if you do not make sure to turn off the creatures as small as a pebble.

domenica 11 novembre 2012

La fisarmonica muta


Buongiorno amici e buon San Martino a tutti!

oggi risveglio fatto da un tenero amico che non vedevo da un po'. Mi mancava tanto e stamattina è venuto a farmi qualche carezzina per un dolce risveglio: bentornato amico sole!
Sole è stata proprio una delle prime parole che ho insegnato ai miei piccoletti e appena lo disegno alla lavagna non passa un secondo che loro subito grindano in core "SOleee!".

Qui passano i giorni in cui non si veda minimamente l'amico sole e, credetemi, su di noi, sui bambini, su tutti se ne percepisce la mancanza.

Ieri, dopo una giornata di laboaratorio creativo al 237 di Leninsky, io e le mie compagne di vita moscovita, Elisa e Sara, siamo uscite per scoprire la Mosca By night.

Mappa della metro in mano, prendi la Marshrutka (i pulimini che si usano qui al posto bei bus, non sempre molto sicuri ^^), scendi le lunghe infinite scale mobili, metro rossa, sbagli fermata, torna indietro, ti fai travolgere dalla folla di gente, cambia, prendi la linea rosa ed eccoci.

Mentre la metro ballava e ci accompagnava alla nostra destinazione, mi sono dedicata al gioco più bello che si possa fare in questi situazioni: osservare attentamente le persone.
La signora di una certa età con il cappellino tutta seria e composta, il ragazzo a fianco a me che vedo riflettersi nel vetro della porta, la giovane ragazza tipicamente bionda e magrissima che si tuffa in un libro e nella musica...e poi volgi lo sguardo verso la carrozza a fianco e vedo una fisarmonica muta.
Un ragazzo sale sul vagone, la vedi muoversi, con quella fodera blu e rosa, con tanti piccoli fiorellini. Si apre e si chiude, va su  e va giù, ma non lascia arrivare a noi nemmeno una singola nota. Lui si sforza, ce la mette tutta, ma nessuno accanto lui si gira, gli degna uno sguardo. Io invece che vorrei ascoltarlo, sono improvvisamente sorda e non sento nulla.
è la mia mente che viaggia e mi fa pensare che da quella fisarmonica stia uscendo la bellissima e nostalgica "La Valse d' Amelie". 
Penso al giorno in cui ho visto quel film, ai tempi del liceo, alla magia di quelle immagini d'amore, quando l'amore ancora non si sapeva cos'era e forse era un bene.

Suona la fisarmonica muta solo per noi e non l'abbiamo ascoltata con gli occhi.
Le orecchie delle maestre durante il finesettimana si chiudono e usano gli altri sensi per ascoltare.

Tre insegnanti e un professore, noi quattro in mezzo alla bolgia russa che balla, canta, salta, beve vodka e si diverte. Sono buffi questi russi, soprattutto i ragazzi. Pure noi abbiamo provato a bere 50 grammi di vodka come fanno loro e davvero poi non abbiamo sentito freddo all'uscita ^^.
Abbiamo attaccato bottone con un sacco di ragazzi e quante risate ci siamo fatte. Come un disco ogni volta:
"Da dove venite?"
"Siamo italiane!"
"wOOW! Italiane! COme mai siete qui?"
"Lavoriamo qui a Mosca"
"Cosa ? Ma perchè siete venute fino a qui?"

Questi ragazzi, che poi scopri avere 21 anni o averne qualcuno in più ed essere li con la moglie. che strano questo paese, che strane noi che ci siamo in questo paese!
In questi giorni me lo chiedo spesso:
ma io cosa sono venuta a fare in questo paese? in un paese così strano, totalmente sola, dove non posso comunicare, nessuno mi capisce. 
cosa ci faccio qui?
Sono qui per crescere, per aprire un nuovo capitolo della mia vita, per crescere da sola.
Sono qui per i miei cuccioli, che ogni giorni mi fanno sorridere e mi fanno capire quant'è bello amare le persone attorno a te.

Buona nuova settimana amici!

Vi saluto assieme alla fisarmonica della metropolitana

http://www.youtube.com/watch?v=WYGFNjEL7Jw

S



The accordion changes


Hello friends and good San Martino at all! 

awakening today made ​​by a loving friend I had not seen for a while '. I missed so much and this morning he came to me a few carezzina for a sweet awakening: welcome back friend sun! 
Sun was just one of the first words I taught my little guys and just the design on the board does not pass a second that they immediately grindano in core "SOleee." 

Here the days go by where you do not see any way the sun and friend, believe me, on us, on children, on all he felt the lack. 

Yesterday, after a day of creative laboaratorio at 237 Leninsky I and my companions of Moscow life, Elisa and Sarah, we went out to discover the Fly By Night. 

meter map in hand, take Marshrutka (s pulimini that are used here in place good bus, not always very sure ^ ^ ), down the long, endless escalators, red metro line, wrong stop, go back, make yourself overwhelmed by the crowd of people, change, take the pink line and here we are. 

meter While dancing, and accompanied us to our destination, I am dedicated to best game that we can do in these situations: look carefully at the people. 
The lady of a certain age with a hat all serious and composed, the guy next to me that I see reflected in the glass of the door, the young girl typically blonde and skinny dipping into a book and music ... and then cast a glance toward the carriage side and I see an accordion changes. 
A guy gets on the car, see the move, with the blue and pink lining, with many small flowers .It opens and closes, goes up and goes down, but do not let us get even a single note. He struggles, giving it his all, but no one beside him turns, the worth a look. But I hear that I have suddenly deaf and can not hear anything. 
traveling is my mind and makes me think that the accordion is coming out the beautiful and nostalgic "La Valse d 'Amelie."  
I think the day when I saw that film, in high school, the magic of those images of love, when love still did not know what it was and maybe it was a good thing. 

plays the accordion mute only for us and we listened with eyes. 
The ears of the teachers at the weekend close and use their other senses to listen. 

Three teachers and a teacher, the four of us in the middle of the pit Russian dancing, singing, jumping, drinking vodka and having fun. These Russians are funny, especially the boys. Well we tried to drink 50 ounces of vodka as they do, and then we did not really felt cold exit ^ ^. 
We chatted with a lot of boys and how many laughs we made. As a disc each time: 
"Where are you?" 
"We're Italian!" 
"Woow! Italian! Why are you here?" 
"We work here in Moscow" 
"What? But why have you come down here?" 

These guys, which then you find out you have 21 years or more and have someone to be there with his wife. that this strange country, strange that we who are in this country! 
These days I often ask myself: 
but I do what I came to do in this country? in a country so strange, totally alone, where I can not communicate, no one understands me.  
What am I doing here? 
'm here to grow, to open a new chapter in my life, to grow on its own. 
'm here for my puppies, which every day make me smile and make me realize how beautiful love the people around you. 

Good new week friends! 

I greet you with the accordion underground 

http://www.youtube.com/watch?v=WYGFNjEL7Jw 

S

giovedì 1 novembre 2012

November snow

Buongiorno a tutti.

Un nuovo mese prende il via in quel di Mosca. è il momento di Novembre che oggi ci ha fatto svegliare con uno strato bianchissimo di ghiaccio e neve. Brrrr che freddino che fa!

In questi giorni abbiamo proseguito la nostra scoperta di Mosca: le chiese ortodosse del Cremlino, il museo Pushkin, il mercatino di Ismalovsky, il balletto a teatro e tante altre cose. Tutto questo sempre accompagnato da un "leggero" venticello gelido.

Ieri, però, lo spettacolo più bello. Gira e rigira, viene proposto di tornare un'ultima volta in Piazza Rossa per salutarla.
E fu così che Mosca ci regalò lo spettacolo più bello e romantico della settimana: la Piazza Rossa e la neve giù dal cielo.

Erano rimaste pochissime persone e questo donava ancora più magia all'atmosfera. Tutto brillava sotto quella leggera neve e io mi sentivo a casa.
Sono questi, però, i momenti in cui, vorresti condividere tutto con un'altra persona.
Sono i momenti in cui vorresti un abbraccio e, come dicevo i primi giorni, sentirsi dire:
"Andrà tutto bene! Stai tranquilla!"

Ma purtroppo non c'è.

Qui si preparano le valige, oggi ci spostiamo a San Pietrobrugo,  ex Leningrado,che tutti mi dicono essere molto più bella di Mosca.
Sono molto curiosa. L'ostello è stato prenotato, i guanti da neve sono nello zaino, le verifiche da correggere  anche.

Buon novembre amici e buon ponte a voi italiani.
Com'è la vità laggiù al "caldo"?

un bacino a voi

S



November snow

Good morning to all.
 A new month kicks off in that of Moscow. November is the time of day that made ​​us wake up with a layer of pure white snow and ice. Brrrr chilly that he does! 
These days we continued our discovery of Moscow Orthodox churches of the Kremlin, the Pushkin Museum, the Market Ismalovsky, ballet, theater and many other things. All this always accompanied by a "light" chilly. 
Yesterday, however, the most beautiful spectacle. Round and round, it is proposed to return one last time in Red Square to greet her. And so it was that Moscow gave us the spectacle most beautiful and romantic of the week: Red Square and the snow down from the sky. were left very few people in this gave even more magic atmosphere. 
Everything shone under the light snow and I felt at home. these are, however, times when you want to share everything with another person. 's the times when you want a hug and, as I said the first few days, to hear : "You'll be fine! Do not worry!"
But unfortunately there is not. 
prepared here the bags, now we move to San Pietrobrugo, former Leningrad, which everyone tells me to be much more beautiful than Moscow. I'm very curious. 
The hostel was booked, the snow gloves are in the backpack, the checks to be correct also.

Have a nice November friends and good bridge you Italians. 
How the activity down there at the "hot"? 
kisses to you 
S

lunedì 29 ottobre 2012

Dieci centimetri di morbidezza

Autunno mio, ormai restano le ultime foglie gialle e io ora mi posso fermare una settimana per riposarmi.
Dopo sette settimane d'intenso lavoro inarrestabile, è arrivato anche per i miei piccoli il momento di riporre la matite fumante nell'astuccio, rilassare le corde vocali e pensare a tutt'altro.
Sono arrivati le vacanze d'autunno e per dieci giorni la maestra S non la vedrà nessuno.
Anche lei a bisogno di mettere i colori nella scatola, riposare le sue corde vocali e le orecchie e pensare ad abbracciare mamma e papà.

Venerdì sono arrivati dall'Italia quattro forestieri, carichi di vino, salami, pasta, grana, caffè e ogni altra bontà nostrana. Nella nostra piccola casetta è entrato profumo di casa, profumo di mamma e papà.
Si è grandi dentro, ma poi quando si vedono loro in aeroporto, davanti a te...ti si stringe il cuore e quasi quasi ci scappava la lacrimuccia.
La mamma e il papà sono sempre la mamma e il papà!
La mia mami e il mio papi.

In questi giorni stiamo scoprendo la città e devo dire che mi affascina sempre di più.
Questa mattina Mosca mi ha dato il buongiorno con un dolce manto bianco.
Martedì erano arrivati i primissimi fiocchi per festeggiare il compli di Eli, venerdì la bufera di acqua ghiacciata per dare il benvenuto alle vacanze e domenica mattina: 10 CENTIMETRI DI MORBIDEZZA!

Disse Mosca a Silvia: "Non dimenticarti del vento del Nord, del freddezza di questa città e del popolo russo"
Disse Silvia a Mosca: "C'è freddo, ma vincerò io ancora una volta!"

Ci sono i momenti per le lacrime, per le sofferenze, per la tristezza...ma io non crollo, a testa alta vado avanti.
"Generale inverno, preparati! Io sono prontissima! 
Ho anche i doposci della Betti e la Lu, non posso proprio perdere!"

Quanto mi mancate amici. Vi penso tanto e mi vengono i vuoti alla pancia.
La fortuna di essere maestra è che hai sempre tante manine e sorrisini attorno, che è come se ti facessero ricordare che i tuoi amici sono li e non ti abbandonano mai.

Due settimane fa, consueta discussione del lunedì mattina sul weekend appena passato.
V., russo, alza la mano, lui di solito non dice mai nulla, ascolta e impara.
Ma ora no, alza la mano e mi guarda fisso, con quella manina rigida in alto.
Gli do la parola e lui prende una cosa, forse un foglio, dallo zainetto, la tiene nascosta e mi dice leggendo:

"Io sabato sono andato al parco con mamma e papà. Domenica con la mamma ho imparato a memoria questa filastrocca"

Lasciandomi senza parole, a bocca letteralmente spalancata, inizia a recitare una delle poesie più dolci del mio adorato maestro Gianni, Gianni Rodari, che fa così:


Filastrocca per tutti i bambini,

per gli italiani e gli abissini,
per i russi e per gli inglesi,
gli americani ed i francesi,
per quelli neri come il carbone,
per quelli rossi come il mattone,
per quelli gialli che stanno in Cina,
dove è sera se qui è mattina,
per quelli che stanno in mezzo ai ghiacci
e dormono dentro un sacco di stracci,
per quelli che stanno nella foresta
dove le scimmie fan sempre festa,
per quelli che stanno di qua o di là,
in campagna od in città,
per i bambini di tutto il mondo
che fanno un grande girotondo,
con le mani nelle mani,
sui paralleli e sui meridiani.


Come può una maestra non commuoversi davanti a tale meraviglia?
Loro sono la nostra forza, il nostro futuro, sono il grido della gioia di essere qui tutti assieme.
E lui me lo ha fatto capire: maestra, siamo qui assieme, io russo tu italiana, è difficile ma impariamo e impareremo assieme.
Spero, un giorno, di poter aver l'enorme fortuna di avere un piccoletto fra le braccia e insegnarli a vivere, insegnarli a scoprire il mondo, insegnargli quant'è bello vivere e insegnarli ad amare, l'arte più complicata ma allo stesso tempo l'energia del mondo.
Per ora ci sono loro, "miei" cuccioletti, i miei alunni. Ora tocca a loro insegnargli a vivere.

Oggi abbiamo ammirato le meraviglie della città dal fiume Moscova.
Tutto sembrava così incredibilmente morbido, sinuoso e leggero.
Il grigio della città non si notava più. c'erano solo l'armonia delle colline dei passeri, l'oro delle cupole a cipolle e la sontuosità dei mattoni rossi del Cremlino.

"Silvia, questa è la Mosca!"

Allora, mi siedo e mi godo da sola lo spettacolo in silenzio.

Goodnight, спокойной ночи, buonanotte

S



Ten inches of softness

Autumn mine, now remains the last yellow leaves and I now I can not stop to rest a week.
After seven weeks of relentless hard work, has arrived for my little time to put the pencils smoking in the carton relax the strings voice and think about something else.
holidays have arrived early and for ten days the teacher S will not see anyone.
too, she needs to put the colors in the box, resting his vocal chords and ears and think to embrace Mom and Dad. Friday came from Italy four strangers, loads of wine, salami, pasta, grain, coffee and any other goodness our local. In our little house came home fragrance, the scent of mom and dad. has been great in, but then when you see them at the airport, in front of you ... you you squeeze the heart and we very nearly ran away the tear. The Mom and Dad are always the mom and dad! My mami and my daddy. During these days we are discovering the city and I must say that fascinates me more and more. Moscow this morning gave me a good morning with a fresh blanket of white . had arrived Tuesday to celebrate the first few flakes complications of Eli, Friday the storm of ice water to welcome the holidays and Sunday morning: 10 INCHES OF SOFT! said Moscow Silvia: "Do not forget the north wind, the cold of this city and the Russian people, " said Silvia in Moscow: "It is cold, but I win again!" There are moments for tears, the suffering, the sadness ... but I do not collapse, head-on going forward.
"General Winter, prepared, I am well prepared! 
I also have sneakers of Betti and Lu, I just can not lose! "

How I miss friends. I think of you so much and I get the empty belly. 
Fortunate to be a teacher is that you always have a lot of hands and smiles around, it's as if you did remember that your friends are there and never forsake you. Two weeks ago, the usual discussion Monday morning on the weekend just past. V., russian, raises his hand, he usually does not say anything, listen and learn. But not now, raise your hand and stares at me, with that stiff upper hand. The I give the floor and he takes something, perhaps a piece of paper from the backpack, keep it hidden and read tells me: "I Saturday I went to the park with mom and dad. Sunday with his mother I memorized this rhyme" Leaving me speechless , his mouth literally hanging open, begins to recite a poem sweeter than my beloved maestro Gianni, Gianni Rodari, which goes like this:

Rhyme for all children,
for Italians and Abyssinians,
for the Russians and the British,
the Americans and the French,
for those blacks such as coal,
as for the red brick,
for the yellow ones that are in China,
where it is night if it is morning here,
for those who are in the midst of the ice
and sleep in a bag of rags,
for those who are in the forest
where monkeys fans always feast,
for those who are over here or over there,
in the countryside or in the city,
for children around the world
that do a great circle,
with his hands in his hands,
the parallels and meridians.


How can a teacher not to be moved by such a marvel?
They are our strength, our future, they are the cry of joy at being together.
And he made ​​me understand, master, we are here together, you Italian Russian I , but it is difficult to learn and learn together.
Hopefully, one day, you can have the good fortune of having a little one in his arms and teach them to live, teach them to discover the world, teaching him how wonderful to live and teach them to love, art more complicated but at the same time the energy of the world.
For now they are here, "my" puppies, my pupils. Now it's up to them to teach him to live. Today we admired the wonders of the city by the Moskva River. Everything seemed so incredibly soft, sinuous and light. gray The city was not noticeable anymore. there were only the harmony of the birds of the hills, the golden onion domes and the magnificence of the red bricks of the Kremlin. "Silvia, this is Moscow!" So I sit and I enjoy the show alone in silence . 

Goodnight, спокойной ночи, goodnight S

sabato 27 ottobre 2012

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Tutto di corsa, tanti viaggi, tante avventure, tante cose dall'Italia.
Tanti baci e tanti abbracci.


Bon Voyage!
Traveler, enjoy journey.
Love is beginning a journet together.